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Conservativa

Quando mangio qualcosa di freddo ho un dolore molto intenso che va via dopo poco tempo cosa potrebbe essere?

La sensazione del freddo compare quando il dente ha perso il suo strato esterno, lo smalto, che normalmente lo rende impermeabile agli stimoli freddi e caldi. Oltre al fenomeno carioso , principale responsabile del dolore al freddo, possono intervenire altri tipi di problemi. L’abrasione ai colletti dentari provocata da un uso traumatico dello spazzolino o ancora l’erosione chimica esercitata dall’utilizzo continuo di dentifrici sbiancanti o dall’uso eccessivo di cibi acidi, porta allo stesso fenomeno noto altrimenti come ipersensibilità dentinale. La parte di dente responsabile del dolore è l’esposizione della dentina.
Il trattamento verrà preceduto da un’attenta visita diagnostica volta a valutare la severità del danno apportato al dente. In ogni caso, sia che si tratti di carie o abrasione il dente in questione dovrà essere restaurato adeguatamente per mezzo di resine composite.

 


Mi si è spezzato un dente precedentemente curato dovrò devitalizzarlo?

Ritrovato il frammento rotto del dente bisogna assicurarsi di conservarlo adeguatamente idratato, in acqua fisiologica, latte o saliva. Se il frammento collima perfettamente e se dopo stimolazione al freddo il dente risponde positivamente si potrà procedere facilmente al riattacco della parte staccata. La risposta del dente allo stimolo del freddo andrà attentamente rivalutata a distanza di tempo per scongiurare un’eventuale degenerazione della polpa dentaria (nervo) che a sede all’interno di ciascuno dente. In caso di mancata risposta positiva al freddo o nel caso il dente cambi decisamente colorazione diventando più scuro negli appuntamenti di controllo successivi, si dovrà procedere il trattamento con la terapia canalare (devitalizzazione) del dente. Il residuare di un tessuto necrotico all’interno del dente potrebbe infatti portare a gravi conseguenze di tipo ascessuale (infezione).


Eʼ vero che i denti con i granulomi vanno sempre estratti?

No il granuloma a carico di un dente può e deve essere curato; altri non è che una reazione del nostro organismo (quindi un sistema di difesa) alla presenza di tossine batteriche allʼinterno dei canali radicolari che possono essere eradicate mediante trattamento endodontico. Il dente quindi guarisce , ripristinando un equilibrio biologico , in parte abbattendo una quota significativa di batteri allʼinterno dei canali radicolari, in parte garantendo le condizioni perché il parodonto (tessuto di sostegno del dente)rimanga vitale. Il dente trattato endodonticamente o come volgarmente detto “devitalizzato” non è infatti un tessuto morto. Nonostante i progressi in implantologia, al momento, nulla è piuʼ funzionale e duraturo di un dente naturale anche se, i parametri di durata nel tempo di un dente ben ritrattato e un impianto ben posizionato, sono perfettamente sovrapponibili. Si viene a conoscenza dei granulomi prendendo visione di una radiografia eseguita dal dentista in occasione di un controllo, magari su un dente che in precedenza aveva dato qualche fastidio o dolore, poi passato da sé.
Il dolore può essere completamente assente, oppure un fastidio che si accentua alla palpazione della guancia in corrispondenza della radice del dente in causa. Ma le riacutizzazioni sono frequenti e non è possibile prevedere quando potranno insorgere: quando il rapporto tra virulenza dei batteri e difese dellʼorganismo diventa a noi sfavorevole entrano in gioco gonfiore, dolore, funzione compromessa, risentimento linfonodale e anche generale con febbre.

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