Chirurgia

Lʼalitosi nella maggior parte dei casi è dovuta a cause orali; nello specifico gengivite, parodontite (piorrea) o la permanenza di una patina biancastra sulla lingua.
In misura nettamente minore ci sono altre cause dovute a patologie di natura otorino-laringoiatricao dell'apparato gastrointestinale. La prima regola è sentire un parodontologo, ovvero un esperto di problematiche gengivali, nel nostro studio se ne occupa il dott.Antonio Zambito Marsala.

La parodontite (volgarmente detta piorrea) è causata da un gruppo di batteri specifici che provocano un‟intensa risposta infiammatoria locale. Come in molte infezioni opportunistiche, la presenza dei germi da sola non spiega lo sviluppo della parodontite, mentre la parodontite non si sviluppa in loro assenza - in altre parole, la presenza dell‟infezione è necessaria ma non sufficiente per comprendere lo sviluppo della malattia. La parodontite si sviluppa in forma grave in soggetti geneticamente predisposti.
Si ritiene infatti che la suscettibilità genetica sia dovuta a variazioni dei geni del soggetto che portano a una minore efficienza del sistema immunitario nel controllare la crescita dei batteri patogeni e/o un‟imperfetta regolazione della risposta infiammatoria che porta ad un aumento degli effetti collaterali distruttivi dell‟infiammazione. Grande importanza è anche attribuita agli stili di vita (primi fra tutti il fumo e le abitudini all'igiene orale domiciliare).

La presenza di sanguinamento gengivale persistente non va assolutamente trascurata, ma va considerata come un segnale che le nostre gengive hanno bisogno di attenzioni e di controllo. Vedere del sangue sui denti, sullo spazzolino o nel lavandino quando ci laviamo i denti non deve essere considerato 'normale', non dobbiamo aver timore di spazzolare e usare il filo o gli scovolini, in quanto il sanguinamento di solito è presente proprio perché non puliamo efficacemente i nostri denti e normalmente delle corrette manovre di igiene orale consentono di risolvere l'infiammazione in una settimana circa. Per poter fare una diagnosi è fondamentale che il dentista utilizzi la sonda parodontale: la sonda parodontale insieme ad un esame radiografico, permette di riscontrare la presenza di parodontite, una patologia infettivo-infiammatoria che porta alla perdita dell'osso di supporto dei denti e, in ultima fase, alla perdita dei denti. Se è presente sanguinamento a seguito della manovra di sondaggio parodontale, vuol dire che le gengive sono infiammate. Esistono invece condizioni quali alti livelli di stress, l'assunzione di farmaci (ad es. anti-ipertensivi o la pillola anticoncezionale), il ciclo mestruale, la pubertà e la gravidanza, che fanno sì che le gengive sanguinino con maggiore facilità non necessariamente legati ad uno stato patologico. Infine il fumo di sigaretta provoca, nei pazienti affetti da patologie gengivali, un effetto maschera in grado di occultare gli effetti della malattia, il sanguinamento gengivale appunto, attraverso un effetto vasocostrittore della nicotina a livello dei capillari.

Dopo un’attenta valutazione clinica e radiografica si può sicuramente inserire fare ricorso all’implantologia. Raggiunta l’età di crescita ossea, 18 anni pr le donne e 21 per gli uomini, si analizzano a livello clinico gli spazi necessari per accogliere un nuovo dente. Può verificarsi, passato un po’ di tempo dall’estrazione, una riduzione dello spazio necessario a causa della migrazione dei denti limitrofi o antagonisti. In questo caso bisognerà prima ricreare lo spazio necessario e solo secondariamente inserire un impianto. Facendo ricorso alle cure dell’ortodonzista Vacchi si potrà facilmente riallineare i denti limitrofi e ricreare lo spazio adeguato.